Dome Bulfaro

  • Poesia interculturale – il blog di dome bulfaro

    Poesia interculturale – il blog di dome bulfaro

  • Rassegna stampa

Le ultime mie ecopoesie da cui parto per arrivare a essere poesia hanno due caratteristiche: o si dispiegano in un ampio respiro poematico che richiede almeno una decina di minuti di dizione/performatura e ascolto; oppure dico/performo di seguito numerose poesie brevi, accomunate dallo stesso tessuto musicale e dall'appartenenza alla stessa silloge.

Rientrano nel primo caso le poesie di apertura di due progetti poetici Transriva ed Elegie umanimali.

Transriva l’ho composta durante una residenza avvenuta nell’aprile del 2022 nella città di Aschersleben (Germania), in risposta alla prosa poetica Foreste di pensieri del poeta tedesco Andrè Schinkel. Il testo si compone di tre movimenti musicali, nasce da una prosa poetica descrittiva, spezzata da un improvviso ritmo percussivo verticalissimo (dato da versi quadrisillabi trocaici), che si frange tra due prose solide visivamente ma nella sostanza riflessive e intime. 

Elegia umanimale I. Il fuggiasco (2022) è il primo poema di tre, ispirati/estrapolati dal libro Il naturale da ritrovare. Animali della filosofa e critica Eleonora Fiorani. Qui tono e respiro riprendono, come si può facilmente evincere, le Elegie duinesi di Rilke. Questo testo l’ho performato per la prima volta il 4 ottobre 2022 al Teatro Out Off di Milano. Per un poeta orale data e luogo di debutto sono molto importanti perché lì avviene la prima pubblicazione del testo poetico.

La terza scrittura, Alberi in cammino (da dire bisbigliando), rientra nel caso di un gruppo di poesie (ne ho selezionate alcune) che si compongono della stessa musica e che appartengono allo stesso concept book. Nel caso di Alberi in cammino, le poesie nascono da parole italiane che designano parti del corpo umano, le quali evidenziano la nostra connessione profonda col regno vegetale. L’impasto sonoro, che sarebbe goduto al meglio al microfono, nasce da quello di Pianissimo di Camillo Sbarbaro.

La poesia di Sbarbaro – lasciate che vi dica “due o tre cose su di lei” (Godard) – va detta “sottovoce”, come “una sconsolata confessione” interiore, monologante. Nel suo tessuto linguistico composto da una prosa quotidiana, i rintocchi delle sue parole piane risuonano solitari, come di notte i tacchi delle sue scarpe nelle strade lastricate e deserte. I suoi versi sono una richiesta a tendere l’orecchio per sentire il rumore delle lacrime che rigano il suo volto. Le rare accensioni di slancio durano il tempo di un attimo. La poesia di Sbarbaro, tra quelle che usano parole, è quella più prossima alla voce del silenzio. Non basta a consolarlo la fratellanza con altri esseri umani che come lui respirano ai margini, non basta il calore degli affetti del nido familiare, né talvolta basta la natura (peraltro temi questi ultimi due, cari anche a Giovanni Pascoli): tutte le loro sonorità le ingoia il vuoto. L’agogica "pianissimo" di Camillo Sbarbaro indica un fare poesia suonando le parole con la massima discrezione, nell’intimità del proprio essere. L’agogica “da dire bisbigliando” e il tessuto sonoro che compongono il gruppo di poesie dei miei Alberi in cammino nasce dal desiderio di massima prossimità all’alfabeto segreto del regno vegetale.


Tutti e tre i testi nascono dal mio training di composizione e dizione a testa in giù del testo poetico; questo non significa necessariamente che le tre scritture poetiche siano nate in queste condizioni, ma ne sono figlie per il pensiero che le ha inseminate. Tutte e tre le scritture nascono dopo la pubblicazione del Manifesto della Poetura https://www.poetrytherapy.it/i-numeri-della-rivista/numero-005/manifesto-della-poetura, testo letterario militante di ecopoesia, scritto a quattro mani con Tania Haberland, poetessa sudafricana.

 

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NOTA
Transriva. Buch in Sicht “Il libro visibile”, è un progetto artistico-letterario bilaterale tedesco-italiano, promosso da  Bestehornpark, Kreativwerkstatt della città di Aschersleben, con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura e dell’Ambasciata Italiana di Berlino. Curato dalla docente universitaria Maria Giuliana.

La poesia Transriva è stato pubblicata nel libro bilingue italiano/tesdesco TRANSRIVA - Zwischen den Ufern - Buch in Sicht (TRANSRIVA - Tra le Rive - Libro in vista), 2023